È spesso difficile trovare il giusto equilibrio. Entrano in gioco i confini personali, a volte troppo rigidi altre volte troppo deboli.
I confini personali servono a proteggerci, a definire la nostra persona, i nostri bisogni, cosa vogliamo e cosa non vogliamo, a stabilire dove inizia e dove finisce il nostro essere.
Comunicano agli altri quanto possono avvicinarsi a noi e quanto siamo disposti a farli entrare nel nostro mondo.
Confini troppo deboli ci portano a mettere in secondo piano i nostri bisogni e desideri dando priorità e spazio a quelli degli altri. Lo spazio della nostra volontà si riduce per lasciare posto al volere, alle richieste e alla personalità altrui, provando spesso la sensazione di essere “invasi”.
La paura più grande è quella di essere rifiutati o abbandonati.
Confini troppo rigidi portano con sé la necessità di mantenere il controllo e creano distanza, ostacolando la costruzione di relazioni fatte di fiducia e spontaneità. La sensazione è di essere sempre insoddisfatti per non riuscire a sentire davvero la vicinanza e la complicità con gli altri.
La paura principale è di essere feriti e delusi.
Per ognuno di noi è sano e necessario stabilire dei confini che ci permettano di creare relazioni sicure in cui siano rispettati e riconosciuti la nostra persona, i nostri bisogni, le nostre emozioni, e in cui ci possiamo sentire liberi di esprimere noi stessi e di lasciarci andare senza timore.
COME FARE?
Dobbiamo prima riuscire noi stessi a dare valore a ciò che siamo, a riconoscere le nostre necessità e paure, i nostri bisogni profondi, e a dargli un significato.
Solo dopo potremmo rendere chiari i nostri confini anche agli altri, affermarli e farli rispettare in maniera assertiva.
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